Ivan Bogdanov, l'ultrà di Italia-Serbia, torna libero
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Ivan Bogdanov, soprannominato Ivan il Terribile, è l'ultrà protagonista degli scontri di Italia-Serbia a Genova, nell'ottobre 2010. È tornato libero mercoledì dopo uno sconto di pena (da Twitter)
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Fu arrestato all'indomani della partita sospesa, trovato nascosto in un pullman di tifosi, in mezzo a sacche piene di petardi e altri oggetti. Era in carcere dal 24 maggio 2011 (Twitter)
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Complessivamente Bogdanov doveva scontare 5 anni e 3 mesi di carcere, di cui 3 anni e 3 mesi per le condanne italiane. Un tribunale di Belgrado gli ha concesso uno sconto di pena (Twitter)
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Il capo ultra dei tifosi serbi in azione prima della partita Italia-Serbia di Genova, nell'ottobre 2010 (Ansa/Zennaro)
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(Ansa/Zennaro)
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(Ansa/Zennaro)
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Bogdanov in cima alle reti con un tronchesino per tagliarle e liberare lo spazio per lanciare fumogeni e petardi (Ansa/Zennaro)
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(LaPresse/Ferrari)
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La curva serba in un fotogramma di Rai1
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La partita fu sospesa per il continuo lancio di petardi e fumogeni. Alle spalle dei giocatori, polizia e carabinieri nel campo per destinazione (LaPresse/Ferrari)
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La gara era comunque iniziata in ritardo (LaPresse/Moscrop)
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Al momento degli incidenti di Marassi Bogdanov era già stato condannato per fatti analoghi occorsi a Belgrado. La spiegazione dei suoi tatuaggi (Ap)
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L'arresto del capo ultrà. Gli hooligan serbi arrivarono in massa, ma il ministro dell'Interno di Belgradò accusò la polizia di non aver saputo effettuare i controlli responsabilmente (Ansa/Zennaro)
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Bogdanov mentre esce dalla questura (Ansa/Zennaro)
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(Reuters/Garofalo)
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Ivan Bogdanov, soprannominato Ivan il Terribile, è l'ultrà protagonista degli scontri di Italia-Serbia a Genova, nell'ottobre 2010. È tornato libero mercoledì dopo uno sconto di pena (da Twitter)
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Fu arrestato all'indomani della partita sospesa, trovato nascosto in un pullman di tifosi, in mezzo a sacche piene di petardi e altri oggetti. Era in carcere dal 24 maggio 2011 (Twitter)
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Complessivamente Bogdanov doveva scontare 5 anni e 3 mesi di carcere, di cui 3 anni e 3 mesi per le condanne italiane. Un tribunale di Belgrado gli ha concesso uno sconto di pena (Twitter)
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Il capo ultra dei tifosi serbi in azione prima della partita Italia-Serbia di Genova, nell'ottobre 2010 (Ansa/Zennaro)
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(Ansa/Zennaro)
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(Ansa/Zennaro)
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Bogdanov in cima alle reti con un tronchesino per tagliarle e liberare lo spazio per lanciare fumogeni e petardi (Ansa/Zennaro)
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(LaPresse/Ferrari)
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La curva serba in un fotogramma di Rai1
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La partita fu sospesa per il continuo lancio di petardi e fumogeni. Alle spalle dei giocatori, polizia e carabinieri nel campo per destinazione (LaPresse/Ferrari)
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La gara era comunque iniziata in ritardo (LaPresse/Moscrop)
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Al momento degli incidenti di Marassi Bogdanov era già stato condannato per fatti analoghi occorsi a Belgrado. La spiegazione dei suoi tatuaggi (Ap)
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L'arresto del capo ultrà. Gli hooligan serbi arrivarono in massa, ma il ministro dell'Interno di Belgradò accusò la polizia di non aver saputo effettuare i controlli responsabilmente (Ansa/Zennaro)
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