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Le cause del colesterolo alto: come prevenirlo e tenerlo sotto controllo

In Salute - Cause colesterolo alto

Conoscere le cause del colesterolo alto è il primo passo per non incorrere in patologie cardiache e per mantenere una buona salute cardiovascolare.

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Il colesterolo è una sostanza presente nel sangue, fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Tuttavia, quando però i livelli di colesterolo superano una certa soglia, aumenta anche il rischio di sviluppare malattie cardiache e problemi circolatori.

Pertanto, è utile sapere quali sono le condizioni che possono provocare l’ipercolesterolemia per prevenire questa patologia.

Per essere nella norma, i valori colesterolo totale dovrebbero essere inferiori a 200 mg/dl, tuttavia, è necessario distinguere tra colesterolo buono, ovvero l’HDL, e colesterolo cattivo, ovvero LDL.

Differenza tra colesterolo buono e colesterolo cattivo

Spesso si sente parlare di colesterolo buono e colesterolo cattivo. Il colesterolo buono è il colesterolo HDL (High Density Lipoproteine) e contiene le lipoproteine ad alta intensità, che sono utili per ripulire le arterie dal colesterolo in eccesso, trasportandolo nel fegato. Poiché hanno questa funzione positiva, per ridurre il rischio cardiovascolare dovrebbero avere dei livelli superiori ai 60 mg/dl.

Il colesterolo cattivo, invece, è il colesterolo LDL (Low Density Lipoproteine). Le lipoproteine contenute in questo tipo di colesterolo sono, invece, a bassa densità. La loro funzione è altrettanto importante, in quanto portano il colesterolo nelle zone periferiche del corpo umano. Tuttavia, se il livello di HDL supera determinati limiti, in linea di massima i 100 mg/dl, si possono avere dei depositi nelle arterie che possono provocare disturbi cardiovascolari.  

Le cause del colesterolo alto

Conoscere le cause del colesterolo alto è il primo metodo per ridurre il rischio di incappare in questa patologia. Ecco quali sono le principali:

Cause genetiche e familiari

Studi scientifici dimostrano che nell’ipercolesterolemia vi sono dei fattori ereditari. Alcune persone, infatti, sono geneticamente predisposte ad avere livelli più elevati di colesterolo, specialmente LDL, questo perché il loro organismo ha una ridotta capacità di eliminare il colesterolo LDL o una sua maggiore produzione. Pertanto, una storia familiare di ipercolesterolemia è un campanello d’allarme della tendenza ereditaria ad eccedere con i valori.

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Dieta non equilibrata

L’alimentazione è senza dubbio un fattore importante nella lotta al colesterolo alto. Una dieta ricca di grassi saturi e colesterolo alimentare può favorire l’aumento dei livelli ematici, in quanto provoca un sovraccarico del fegato, che non riesce più a metabolizzare e smaltire adeguatamente queste sostanze in eccesso. Pertanto, introdurre alimenti troppo ricchi di colesterolo LDL in quantità eccessive comporta un rischio maggiore. Al contrario, il consumo abbondante di frutta, verdura e fibre aiuta a ridurre il colesterolo.

Inattività fisica e stile di vita sedentario

La mancanza di esercizio fisico regolare e uno stile di vita sedentario tendono a far aumentare i valori di colesterolo nel sangue. Questo avviene perché un organismo sedentario subisce un rallentamento del metabolismo e un conseguente aumento di peso. L’attività sportiva, invece, permette di riattivare il metabolismo, combattendo il sovrappeso e l’obesità, e migliora i livelli del colesterolo buono HDL.

Fumo di sigaretta

Gli studi dimostrano che anche il fumo è un fattore di rischio a cui è importante dare la giusta attenzione. Il fumo di sigaretta, infatti, provocherebbe una diminuzione di colesterolo HDL favorendo, viceversa, quello LDL. Questo avviene perché il fumo, così come lo stress, ha una azione ossidante sull’HDL. Smettere di fumare aiuta quindi a migliorare il profilo lipidemico.

Diabete e patologie metaboliche

Anche il diabete, le patologie metaboliche e altre condizioni come problemi alla tiroide e ai reni possono influire sui livelli di colesterolo. Tali patologie, infatti, alterano i processi metabolici e favoriscono iperglicemia, iperinsulinemia e infiammazione che danneggiano i vasi sanguigni. Pertanto, le persone che soffrono di tali patologie devono tenere sotto controllo il colesterolo per evitare di incorrere in ipercolesterolemia.

Sintomi e complicazioni del colesterolo alto

Premesso che, quando si parla di colesterolo alto, si intende il colesterolo totale e, in particolare, l’LDL, va detto che l’ipercolesterolemia non dà sintomi evidenti nelle fasi iniziali. Col passare del tempo e l’aggravarsi della condizione, invece, possono presentarsi:

  • Angina pectoris
  • Affaticamento e difficoltà respiratoria
  • Palpitazioni
  • Dolore alle gambe durante camminata (claudicatio intermittens)

Oltre ai sintomi possono esserci anche complicazioni più pericolose, come:

  • Aterosclerosi, ovvero l’indurimento e il restringimento delle arterie causato dall’accumulo di placche ateromasiche ricche di colesterolo.
  • Infarto cardiaco: in presenza di aterosclerosi, possono formarsi dei trombi che ostruiscono una arteria provocando l’infarto.
  • Ictus cerebrale: anche questa è una patologia provocata dall’aterosclerosi, che può provocare l’ostruzione dei vasi sanguigni celebrali e dare luogo a ictus.

Prevenire è possibile: cosa fare per ridurre i rischi di colesterolo alto

Fortunatamente, adottando fin da giovani le giuste abitudini di vita e tenendo monitorati i livelli di colesterolo è possibile prevenire o quantomeno ritardare e attenuare queste temibili complicazioni. Una dieta sana ed equilibrata, attività fisica costante, astensione dal fumo e controllo del peso sono le armi più efficaci di cui disponiamo per contrastare il colesterolo alto e mantenerci in buona salute.

In caso di colesterolo alto è comunque opportuno non fare da sé ma consultare il proprio medico.

  • Adottare una dieta sana: eliminare grassi saturi e colesterolo, aumentare il consumo di fibre, frutta, verdura, acidi grassi omega-3.
  • Fare attività fisica: se non si è molto allenati, meglio iniziare con attività aerobiche a basso impatto, come la camminata. In ogni caso, andrebbe consultato un medico o un preparatore atletico.
  • Perdere peso: se si è in sovrappeso, una moderata perdita di peso aiuta a ridurre il colesterolo.
  • Smettere di fumare: il fumo agisce negativamente sui livelli di colesterolo, quindi è importante smettere.
  • Terapia farmacologica: il medico può prescrivere farmaci ipolipemizzanti come le statine o altri principi attivi.
  • Integratori: in aggiunta ai farmaci, gli integratori a base di berberina  possono dare un contributo utile.
  • Controlli periodici: monitorare regolarmente la situazione con esami del sangue per verificare l’efficacia delle terapie.
  • Gestione dello stress: tecniche di rilassamento e gestione dello stress cronico sono utili per tenere sotto controllo il colesterolo.