La bella stagione sta arrivando e con essa anche il desiderio di mettersi a dieta! Fra i vari modelli dietetici quelli a basso contenuto di carboidrati sono senza dubbio fra i più gettonati. Le diete low-carb infatti sono relativamente semplici da gestire e assicurano una certa rapidità di risultati, anche se spesso questi si rivelano poco stabili. La dieta Scarsdale è un regime alimentare a bassissimo tenore calorico e a basso tenore di carboidrati, fra i primi ad essere stati ideati. Scopriamo come funziona!

Le regole principali

La dieta Scarsdale è un regime dietetico fortemente ipocalorico e ipoglucidico.

La prima fase, quella più dura, non può essere prolungata per più di 14 giorni.

Ecco le regole principali da seguire in queste 2 settimane:

- L'apporto giornaliero è di massimo 1000 Kcal.

- Il tenore di carboidrati non deve andare oltre il 34,5% e quello dei grassi oltre il 22,5%: pertanto la quota restante, la maggiore, dovrà essere composta da proteine, preferibilmente derivanti da carni e pesce magro.

- Limitare i pasti a colazione, pranzo e cena evitando spuntini e cibi spazzatura.

- Scegliere solo alimenti magri.

- Accompagnare pranzo e cena con un piatto di verdure, condito con aceto e limone.

- Non pesare gli alimenti.

- Consumare a colazione una porzione di frutta fresca, preferibilmente agrumi.

Considerazioni

Come è facile immaginare, la dieta Scardsale non è una dieta sostenibile a lungo, sia psicologicamente che clinicamente.

Può essere utilizzata per un approccio aggressivo al dimagrimento, ma non si tratta di una scelta lungimirante.

Come confermano molti studi, le diete low-carb e ipocaloriche, fra cui quella chetogenica, espongono l’utente a una serie di rischi, anche nel breve periodo. Per esempio:

- ipotensione;

- stanchezza, affaticamento e ridotta tolleranza allo sforzo fisico;

- irritabilità e difficoltà di concentrazione;

- stitichezza;

- recupero del peso nel breve periodo, se la fase immediatamente successiva ai primi 14 giorni non viene adeguatamente supportata.

Quando si sceglie di affrontare una dieta, anche per i soli fini di dimagrimento, si consiglia quindi di affidarsi sempre a un professionista della nutrizione.

Storia

Era la fine degli anni ‘70 quando due medici americani, i dottori Herman Tarnower e Samm Sinclair Baker, decisero di mettere a punto, proprio nella ridente cittadina di Scardsale, un modello dietetico non più basato unicamente sul rigido controllo dei grassi, bensì su una drastica riduzione dei carboidrati.  Un concetto rivoluzionario per il contesto di quegli anni.

Tarnower e Baker arruolarono così numerosi cittadini obesi ai quali fu proposto di seguire questa dieta senza associarla ad alcun particolare esercizio fisico.

La perdita di peso osservata nei primi giorni fu molto alta, 400-500 g al giorno in media, e fu così che la dieta Scarsdale si diffuse a macchia d’olio, vista anche la sua relativa semplicità.

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