LaDarsena4

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NO l'eluda e

declassilicazioni

Sdegno, risentimento e pro testa ha sollevato fra i lavoratori ed i cittadini il metodo con cui sono state recentemente assegnat e le note di qualifica a,i salarlati degli Stabilimenti militari.

Infatti, oltre la dimostrata faziosità politica con cui si sono colpiti centinaia di lavoratori, attraverso varie form e di disrminaz..ene con fluenii tutte nella «colpa» di non condividere le opinioni politiche o sindaciali delle forz e governative.

«Necessita ridimensionare gli Arsenali» ha dichiarato il Ministro 'democristiano, Taviani nella discussione sul bilancio della Difesa; quindi nuovi licenziamenti. E na turabnente fuori delle, fabbriche dovrebbero andare coloro che non la pensano taVianbatt kgellianam ente, ed allora necessita un alibi e questo spera di trovarlo con la .deciassificazione di, centinaia di lavoratori di s nistra.

Non potendoli intaccare nelle loró capacità tecnico produttive oltre all'umiliazio ne dell'ingiustizia, li si vorrebb e insultare facendoli pas sare per elementi non fedeli alle istituzioni e quindi non idonei a restare negli Stabilimenti; Miliartii. Come se la Costituzione, istituzione fondamentale dello ,Staio si 'rispettasse non applicandola e calpestandola come fanno, coloro che con azioni discriminatorie intendono impedire Ohe il lavoratore eserciti i diritti) in essa sanciti come quello dello sciopero o dell'appartenenza ad un partito politico da essa riconosciuto, Oggi questa azione è diret ta contro il salariati; quali sone le prospettive Per le al tre categorie?

Ci sembra inscindibile un ri ferimento fra -le attuali decRassificazioni e la posizione in cui verrebbero domani a trovarsi, gli impiegati i tec funzionari, qualora malauguratamente dovesse esser concessa dal Pariamen to la delega al governo sul trattamento giuridico ed eco nomino ai pubblici dipenden ti attraverso il progetto di legge governativo già approvato dal Senato.

Infatti, in questo progetto è stabilito che le note di qua lifica siano sostituite, per il il personale di ruolo, dai «rapporto informativo» fatto naturalmente dal diretto su periore.

Avverrebbe quindi che il funzionario sarebbe costretto a pensarla politicamente come suo superiore, o coMe vuole la fazione politica al governo, migliore e peggiore essa sia non ha importanza.

E' bene ricordare che la legge delega prevede la ridu-

La lotta contro le discriminazioni

è il compito fondamentale degli arsenaloili

zione degli organici alle effettive esigenze (1.91 serviz„o non esclusa perciò la riduzio ne ai nove decimi dell'attua le organico già stabilita dal primitivo progetto modifica to dal Senato.

E con certi governi come l'attuale non servirebbero a nulla nemmeno gli eventuali interventi del Parlamento.

Chi non ricorda la «considerazione» in cui il governo ha preso i due o. d. g. approvati dalla Camera per la revoca delle punizioni e per la concessione degli adegua ti econom ici agli s.atali?•

E' alkrettanto sintomatico Pattegg_amen.e ienuto dai d risenti militari nell'assegnazione delle note di qualifica, con -l'esclusone dei Capi Officina e dei tecnici e col misconoscimentlo del loro giudizio sui personale da essi dipendente. Queste le, responsabilità di, al cupi locali dirigenti militari, di cui prima o' poi do.'ranno rispondere. E' un elemento fra i tanti che dovrebbe bastare per unire tutte l'e nostre forze dal funzionario al manovale, Per batterci con "maggior ga -ranzia di successo contro lp ingiuste ed anlicostituzionaLi assegnazioni dell'e note di qualifica e contro la delega Per la nostra dignità personale e per ottenere con ur genza e senza de:ega i miglioramenti economici attesi da' anni.

Il mes e di. Settembre, trascorso in Arsenale con relativa calma (e non si sa bene quanto influisca in ciò la «malattia» del Gen. Battigelli) si è improvvisamente chiuso con alcuni avvenir menti verificatisi negli Stabiimenti militari che hanno messo in allarme ed indigfiato i lavoratori e l'opinione pubblica della città. Abbiamo infatti, in questo periodo, la sospensione del Segretario della C. I. per 6 mesi per aver scritto un articolo in cui denunciava quanto era avvenuto negli Stabilimenti Militari: ciò in aperta violazione all'art. 21 della Costituzione che garantisce piena libertà di cri tiéa e del punto 9 dell'Accordo Pacciardi il quale pre vede che qualsiasi punizione a membri di C. I. deve es sere inflitta solo dopo senti to il parere del Sindacato Nazionale.

Nello stesso periodo yi è la comunicazione delle note di qualifica ai salariati. Seppure vi erano già dei sintomi sulla volontà discri minatoria dell'amministrazio ne, bisogna riconoscere che le note assegme e hanno rap presentato una sorpresa per tutti, per l'entità spaventosa dei declassificati, per gli elementi che si sono colpiti

e per il metodo seguito. Ili nuttnero dei declassilfir cati è semplic,emento immen so: circa 400 ai Congegnatori, 85 alle Costruzioni .in Ferro. 45 alla Fonderia, ecc Non basta a giustificarlo, evidentemente, la puerile scu percentuali.

LEGGETE IN SECONDA PAGINA il testo integrale dell'articolo scritto dal Segretario della C I. Arsenale

IDEALE GIAHARDI sulle elezioni dell'organismo unitario, per il quale è stato sospeso per sei mesi.

non governative, che hanno partecipato a scioperi.

hanno fatto, un certo lavoretto di flange su una nostra Unità, di. cui, pensiamo sia opportuno alla prossima occasione parlare un pò piu a 'ungo!

Bella poi, sopratutto, la figura di quei Capi, Reparto e (tanto per non smentirsi) del Col. Sini, che dicevano agli operai esser sati declas sificati perchè non erano fe deli alle 5stituzion', e non erano degni di restare in Ar' senale! Non certo il Col. Sinis qualcuno di loro avrà fors'anche, combattuto yontro il fascismo durante la ,merra di liberazione.

Eppure oggi non si accor gono che gli, fanno fare atti fascisti, promettendogli magari avanzamenti di carriera che non potranno conseguire perchè «verba volant et scripta manent» e, coi go verni che corrono.

* 0 *

Chi

delle Chi sono i colpiti? Innan zi tutto coloro che sono iscritti a partiti, di sinisra, ad, organizzazioni sindacali

Ancora rape, colonnelli...

Gentilissisiii Colonnelli Giani e Sini, scusatemi di questa mia licenza, ma alictine cosetik debbo dirvele a proposito della vostra «disciplina», della vostra «democrazia» e dieta vostra «fedeltà alle _stituzioni».

Guardate, la disciplina che -deve avere un lavoratore del l'Arsenale, ad esempio, non è quella che dite voi ove l'inferiore deve «credere, ob bedire e ...combattere» ed in vece il superiore tutto si può permettere.

E' invec e quella che ha ogni dipendente statale, dalll'operaio dei Monopoli, a quello del Genio Civile, alrarsenaloito, basata sulle Leggi e sui regolamenti, non sul comodo arbi.r.o del «su periore che può mancar di rispetto all'inferiore» secon do la sua infelice espressio ne, Col. Giani (forse queste cose • lei le ha imparate in America?). Ed, il fatto che «questo è uno Stabilimento militare» ci incastra come i cavoli a merenda, perchè l'Arsenale è in Italia ed il lavoratore è soggetto alle

leggi Italiane, non a quelle americane.

La vostra «democrazia»? Eccola . Voi due andate «democraticamente» alla Mensa 5 a sentir cosa se ne dice della refezione.

Sulla prima buccia di ba, nana scivola lei, COI. Sini, ch e ad una domanda se la pasta è buona ed alla rispo sta che è un pò acida, investe «democraticamente» l'interpellato con frasi che, suv via colonnello non stanno be sn sulla bocca di una perso na «intelligente» come lei.

E con quell'«acido sarà lei» non ci ha fatto certamente una bella figura davanti a tutti i commensali.

E lei, Col. Giani, è scivolato sulla seconda. Guarda a volt; il caso che scherzi ti fà. Và a dire ad un'operaio che richiesto ave va espresso il suo parere, se a casa sua mangia meglio.

Ma forse costui gliel'ha chie sto cos'ha mangiato lei a Vip la Marigola? Ed è andato ad incappare in un'operaio che è «indegno di restare negli stabilimenti Militari» perchè

ha vissuto giorno per giorno, ora per ora, la tragedia del l'occupazione inglese di Pan telleria facendo il suo dove re. Ma cosa vuol che mangia a casa sua, con moglie, tre figli P la mamma a car ico, con le 30-35.01)0 mensili che gli da il governo che ki difende?

Forse polli tutti i giorni e che poi, magari, vada a Capecotta fumarsi qualche sigaretta alla marijuana?

Quell'operaio come me e come tanti, altri forse mange rà rape invece di «filetto»; forse come me e come tanti altri avrà la carriera .<bruciata».

Ma almeno alla notte dormiamo sonni tranquilli per chè il miglior riconoschnen to della nostra fedeltà alla Nazione alla Costituzione Repubblicana all'Italia ce l'avete dato voi con l'attesta to di «infedeltà» a certe «isti tuzioni»: Democrazia Cristia na; governanti di Capocotta; Vipla Marigola. Scusatemi per la licenza vostro Igia

Poi, vergogna delle vergogne, coloro che hanno commesso il resto di ammalarsi, di essersi infortunati sul lavoro, di' essersi' fatti ferire in guerra od ammalati a segiiito della vita dei campi di concentramento.

Belle figure di «patrioti> quellle di coloro che non hanno esitato a mettere la loro firma sul «buono» di Bertolotti, dei Carp. Calafati, decorato; al «buono» di Vio la della Fonderia, combatten te ed invalido, al «mediocre» di Visitali dell'Artiglie ria, invalido del lavoro! E questi non sono certo i casi più clamorosi. Bella. umanità declassificare Brondi, Cidale p Benigni dei Calderai; Firpi, La Monica e Basso dell'Artiglieria e tanti, tanti altri, perchè si sono ammalati! Bella coerenza retrocedere quei dodici operai della Fon deria che alcuni mesi prima erano stati elogiati; o quel-

A questi Ufficiali consiglia mo di rileggersi il testo dei giuramento prestato (non quello event(ualmente fatto alla monarchia; quello alla Repubblica Italiana ed al suo Capo) e vedere se le azioni che fanno cCtimano col giuramento.

E della destituzione dei funzionanti Capi 'Operai e dei Capi Gruppo che dire?

Evidentemente questa que stione, oltre tutto, assume raspetito dit un sabottaggio an a produzione in quanto, togliendo capi di lavorazione qualificati e declassifican do provetti operai, e soltanto peri odio di parte, l'attività :›roduttiva ne subisce un dan no rilevante.

Noi condivid amó la preoc cupazione espressa da molti tecnici e Capi Officiina, il cui giudizo sulle note di qua Ofica, che giustamente rifaceva alle capacità tecni che e produttive dei, dipendenti, non è stato tenuto in alcuna considerazione. Essi vedono 4 n questi sistemi, ol tre un'ingiustizia ed una mancanza di sensibilità urna na, anche il pericolo di un radi e nt)un ento 'dell'attività produttiva e dello sviuppo delle capacità tecniche dei lavoratori.

Delega

Leggete in terza pagina I' elenco completo delle modifiche che il Senato ha approvato al Testo governativo della Legge

le decine di operai dei Con gegnatori a cui, quel tale colonello del Ministero si rac comandò a mani giunte, dicendo che il prestig 0 dell'Arsenale era in mani loro, affinchè eseguissero, come

Noi riteniamo che, indipondentemente da ogni opinione politica, tutti i lavora tori, dal manovale al laurea tr i e gli s'essi militari debbano operare in modo che le note di qualifica ingiusta mente assegnate e le altre disposizioni vessatorie siano riviste con uno spirito di di stensione e di maggior giustizia secondo i principi del la nostra Costituzione e nell'interesse reciproco dei lavorakori e dell'Amministrazione.

IDEALI! GUINIARIll Segretario della C. I. Arsenale
LA PERIODICO DEI DIPENDENTI CIVILI DEGLI STABILIMENTI M. M. DI LA SPEZIA SPEZIA, 16 Ottobre 1954 Anno III - N. 11 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Viale AMENDOLA N. 20 p. UNA CCPIA L. 10
L'Amministrazione M. M. rientri nella Costituzione
«Vergogna delle vergogne) la retrocessione deoli invalidi - 400 colpiti ai Congegnatori - Alcuni capi reparto debbono rileggersi il giuramento - Necessita l'unità dei tecnici e degli operai - Gianardi sospeso per 6 mesi

Ecco l'articolo incriminato!

Riteniamo doveroso riportare integralmente l'articolo scritto dal Segretario della C. I. Arsenale, Ideale Gianardi, in difesa ed a valorizzazione della Commissione Interna, pubblicato sulla pagala spezzina de «l'Unità» dell'H Novembre 1953 per il quale l'Amministrazione, in base allo Statuto Giuridico fascista del 1923, ha inflitto, al Gianardi la soispensiotne di sei mesi dallo stipendio dal grado.

Questo a/ fine di dare ai lettori la. possibilità di una giusta valutazione sulla gravità del provvedimento e come ciò unitamente alle note repressioni avvenute negli Stabilimenti Militari prima e dopo la pubblicazione dell'articolo, sia la testimonianza della veridicita delle affermazioni da Gianardi sostenute nell'articolo.

Si avvicina rapidamente la data in cui gli arsenalot ti saranno nuovamente chiamati alle urne per eleggere la nuova Commissione Inter na.

E non è facile in un breve articolo poter tratteggia re l'importanza di tale orga nismo ,nella vita, dello stabilimento e, di conseguenza considerare gli attacchi cui è stato sottoposto da parte del nostro datore di lavoro: la Amministrazione M. M.

I lavoratori della nostra grande fabbrica, dea piA grande Arsenale d'Italia, han no sempre compreso l'impor tanza della loro C. I. ed è Per tale comprensione che essi sono sempre stati all'avanguardia degli statali per la sua difesa.

Il ricordo del lontano 1949 in cui gli operai dell'offir cina Congegnatori e dell'officina Artiglierie difendevano, coi loro corpi davanti ai plotoni di carabinieri ar mai; di mitra, la libertà di affissione idei loro quadri murali perchè con essi difendevano anche la funzionalità della C. I. è sempre vivo nella manie di ogni arsenalotto.

Da allora molto tempo è passato, molti alacdhi sono stati effettuati contro la no stra C.I. ma essa è e rimane il principale strumento di di fesa cui guardano le mae; stranze gli impiegati ed i tec nici dell'Arsenale. Se da un lato il datore di lavoro colpiva col coragg o della paura licenziando «per non rinnovo» due membri di Cominissione Interna ne] 1951 e tre nel 1952 notichè decine di Commissari d'Cf ficina daWaltro i lavoratori rispondevano colle percen inali di votanti per l'elezio ne dei nuovi membri: 84,3 per cento nel 1951 e 85 per cento nel 1952.

E non a caso nell'attuale C. I. vi è un operaio licen ziato «per non rinnovo» nel giugno 1952 e poi dovuto riassumere dal Ministero, suo malgrado per la pressio ne dei lavoratori, dell'opinione pubblica p dell'opposizione parlamentare.

Certo, dal 1948 ad oggi la Amministrazione non•ha per duto D suo tempo! La consu mazione delle più allegali coercizioni e retrizioni con iro questo istituto e, di conse guenza, contro i lavoratori, è diventata un metodo, una questione d'ordinaria animi nistrazione ed ha pure determinato una speciale «forma menti» in alcuni dirigen ti degli Stabilimenti Militari spezzini, per cui anche es si si sono creduti autorizzati, ad un certo momento, ad applicare quando e come

volevano, quelle disposizioni più faziose che il Min:siero (e l'allora suo titolare) avevano indicato.

Così, dall'esclusione della

C. I. nell'esame dei licenzia menti e delle assunzioni, nel le Commissioni per l'inquadramento e le note di qualifica, dalla censura preventiva per i comunicati della.

C. I. ai lavoratori, dal divie to delle riunioni in officina e dell'introduzione di stampa sindacale, si è passati al la pretesa di conoscer e preventivamente l'o. d. g. per le riunioni nelle mense con la relativa partecipazion e di ca rabinieri, alle pressioni ai lavoratori durante gli scioperi, ai licenziamenti, alle punizioni', ai declassamenti, all'attuale pretesa di impedire l'assolvimento del loro mandato alla maggioranza dei membri, di C. I. e cioè ai non distaccati. Sono tappe, tappe dure di

una lotta tenace in cui gli arsenalotti hanno a volte ma gari segnato lil passo; ma mai hanno rinunziato a riven dicare ciò che veniva loro tolto ed 'hanno sempre lotta to coi denti per contenere il sopruso.

E' proprio in virtù d, questa lotta se le restrizioni non sono state più gravi e se si sono potute porre le basi per la progressiva eliminazione dei soprusi medesimi.

Non è stato così possibile per l'avversario, grazie alla lotta degli arsenalotti, anda re a fondo ai suoi la eliminazione degli organismi dei lavoratori, Prima fra tut ti la C. I.; l'abbassamento generale del tenore di vita; jll terrore; il licenziamento i]ndiscriminatb; in trionfo della corruzione e del nepotismo.

Hanno forse credrito per un momento di aver avuto

Tra il dire e il fare...

partita vinta, ma si sono dimenticati della rivincita.

E che il conto non è chiu so lo hanno dimostrato i lavoratori nelle loro cart e rivendicative avanzate a coronamento delle discussioni sulla formulazione di una lista e di un programma uni tari, auspicati dalla attuale C. I., in cui la richiesta del rispetto delle libertà sindacali occupa il Primo posto.

Un'ulteriore dimostrazione gli arsenalotti la daranno, a chi di dovere, presentandosi in massa alle urne per eleggere quei rappresentan ti che dovranno reatigzare il programma da essi elaborato per un elevamento del tenore di vita, per una maggior dignità del lavoratore, Per una Commissione Interna capace di assolvere sino in fondo il mandato affidatole dai lavoratori.

Cara Darsena, quando gli opelai del l'Arsenale vennero trasferiti alla Sezione Staccata di Ar tiglieria tutti i dirigenti di quel nucleo ostentavano benevolenza nei loro confronti, dicendo che erano stati mandati lì perche in Arseria le vi era esuberanza di mano d'opera e che invece l'Ar tiglieria aveva bisogno di iperai qualificati. Essi dicevano pure che lì vi era da lavorare, ma che era tutta una famiglia, ove si andava d'amore e d'accor do.

Persino un Generale, venuto a La Spezia in ispezione, si era dimostrato benevo lo; soltanto che, per distinguersi, aveva asserito essere livornese ed aver domato gli anarchici rivoltosi di Arden za.

Gli operai credettero per buone tutte quelle cose, come pure credettero vi fosse l'intento di riparare a tanta ingiustizia.

In seguito il Colonnello in terrogò gli operai, invitando Li ad esprimersi francamen te Con lui se si sentivano per seguitati, se avevano lagnar ze da fare, ecc.

Ma mentre ufficialmente l'Amministrazione ostentava questo «interessamento», di pari passo agiva con alcune coniraddizioni: stare attenti quali erano gli operai che avevano più contatto coi nuo vi venuti; invitarli a non par lare con loro per non essere presi di mira; ch e gli, «arse nalotti» facessero attenzione perchè questo trasferimento era l'ultimo salto. ecc.

C'è il caso di un operaio chiamato dal colonnello, int, putato di aver fatto una con versazione politica di 20 minuti con un'altra operaia, e di aver conversato in porti neria per 10 minuti con un noto «attivista».

Ma dove hanno la testa co scoro? Com'è possibile parla re per 20 minuti, in uno stabilimento ove gli operai non riescono ad alzare la testa per prendere un pò di rospi ro?

Ma almeno scelgano bene i loro «informatori» e sostituì scano quelli ché vedono «ma nifestazioni» dappertutto. Se no rischiano di farci brutta figura.

[Modalità del Regolamento Mense un altro anello della catena repressiva

La collusione dei dirigenti cislini con la Direzione - Parole democratiche e contenuto anticostituzionale - Il paragone Pacchiarini-Battigelli - Per far dispetto alla moglie si...

E cose con il concorso e il beneplacito di alcuni cam pioni di democrazia e di libertà, quali sono certi dirigenti cislini, il nostro amatissimo Direttore ha dato un colpo di spugna al consiglio ed al regolamento delle men sq, sciogliendo un'altro di quegli organismi che rappre sentava ed era una conquista del movimento operaio.

I primi, accecati come sono dall'odio antioperaio, si prestano alle più volgari ma novre da queSt'ultimo perpetrat e contro organismi de mocratici tanto che Per loro potrebbe calzare a pennello il proverbio di quel tal marito che per far dispetto alla mogli e si... con la sola dif ferenza che il dispetto in questo caso lo fanno a tutti, i lavoratori e alla democrazia. Il secondo, pro ponente compilatore e fir matario di quel capolavoro di ordine dei giorno in cui si enunciano i criteri ed i concetti ai quali si ispira il knuovo regolamento delle Mense, ha aggiunto una nuo va maglia alla catena delle repressioni antidemocratiche tanto che il suo operato può paragonarsi a quello dell'Ing. Pacchiarjni noto li guidatore dei maggiori com plessi industriali come la O. T. O. la Termomeccanica, la S. Giorgio e tanto tristemente famoso fra gli operai dell'industria.

Dell'ordine del giorno sopracitato, fatto in maniera da far apparire il -nuovo regolamento come uno degli strumenti più democratici, perchè ricco di parole tendenti a dimostrare una larga 'partecipazione di icom,4 mensali alla nuova attività delle Mense, è bene subito dir qualcosa.

Intanto è chiaro che, per certi, nostalgici delle feste di Villa Marigola, il vecchio regolamento si ispirava a concetti troppo aderenti alla Costituzione Repubblicana e rispecchiava fedelmen

te lo spirito democratico sorto dalla guerra di libera zione e quindi troppo proletario, tanto da dover far ricorso, yEell nuovo regolamento, a certi articoli e nor me de D. L. del 1923, perciò fascisti. Per quanto concerne l'elezione da parte dei commensali di 2 rappresentanti ricordiamo che sino a prima di questo nuovo so-

pruso ne esistevano 8. Per la partecipazione a turno dei 2 commensali agli acquisti giornalieri entriamo addirittura nel ridicolo.

Se infatti noi togliamo generi o le merci che vengono acquistate attraverso gare e cioè: pasta, olio, car ne, patate, formaggio, salsa Vino ecc. cosa rimane da comprare? Forse i 2 commen

sali andranno con •i] capo cuoco al mercato a compra re gli odori!

Comunque è ormai chiaro ch e ci troviamo di fronte ad un piano ben congegnato ini ziatosi con la revoca della concessione delle casse da morto sviluppatosi con il tentativo di neulralizzazio(segue in 4.a pag)

Se poi vogliono che lo sia sia lo scambio di alcune parole, magari relative al miglioramento delle attrezzature igie niche e tecniche che la Dire zione non ha il tempo di vedere, si accomodino pure.

Il punto di vista dei lavoratori è stato espresso duran te lie elezioni per la C.I.: esso manifesta la loro volontà di riavere, attraverso la loro azione e quella ai rappresentanti da essi eletti, oltre al locale per le riunioni e la possibilità di funzionamento anche quei migliorament tecnico-igienici e quelle libertà sindacali per le quali sono disposti a battersi con seguentemente. Scusaci del disturbo. Un Gruppo di Operai

"S T A T 0,,

lo forchetto.... tu forchetti...

Nell'impopssibilità di farlo tutto in una volta, iniziamo da questo numero l'«eseme dei più assurdi e ridicoli articoli del nuovo «Regolamento per le Mense» che, come il lettore potrà vedere, nelle sue 30 pagi ne dattiloscritte trascura qualsiasi elemento di democrazia e si propone di restringere al minimo i diritti dei cornmensali, ma lascia ampie possibilità a qualcuno di coniugare ab bondantemente il verbo « forchettare ».

Art. 3 - Par. 1.

«La Direzione delle Mense è costituita come segue:

Un Direttore Ufficiale Supe riore particolarmente idoneo;

Un Vice Direttore Impiegato di ruolo della categoria di concetto (Ragioniere o Contabile);

e) Un Contabile - Impiegato di ruolo della categoria d'ordine;

Un Economo - Impiegato di ruolo della categoria d'ordine;

Due rappresentanti detti dai commensali, con compiti di conOulenza e- vigilanza sul funzionamento dai* Mensa».

, Art. 3 - Par. 12.

«Il Direttore... ha agitosi-ti

disciplinare sugli altri membri della Direzione Mense, sui rappresentanti dei commensali...».

Art. 3. - Par. 23.

RAPPRESENTANTI DEI COMMENSALI Hanno compiti di cosulenza in seno alla Direzione e di sorveglianza sulla buona esecuzio ne delle direttive impartite dal la Direzione stessa. Per poter assolvere tali incarichi essi hanno facoltà di accedere ai magazzini ,alle cucine, refettori, spacci e servizi connessi e, previa autorizzazione del Direttore possono anche recarsi fuori dello Stabilimento per collaborare al buon funzionamenta della commissione di acquisto ».

Norme di dettaglio N. 7. - Parte 2.a

« Le elezioni per la nomina dei rappresenAanti dei commensali si svolgono sotto la di rezione di un comitato elettora le composto di 5 membri dei quali 4 sono designati dal Capo dell'Ente presso cui' la Mensa è costituita e 2 dalla Commissione Interna ».

Da questi articoli si deduce:

1) che i rapppresentanti dei commensali, oltre che da 8 esser ridotti a 2, sono stati trasformati da «amministra tori» a «consultori».

che se non vogliono esser puniti, essi debbono dire solo quello che vuole il direttore; che non si fà cenno del loro diritto di controllare i libri contabili, dove più facile è scoprire eventuali irregola rità; che se, ad esempio, loro dovessero recarsi dalla Ditta X per vedere se il direttore per ipotesi, ha «intrallazzato», dovrebbero fargli più meno questo discorsetto:

«Signor Direttore, ci dà il permesso di andare a conr trollare se lei ha le carte in regola con la Ditta X?».

5) che l' Amministrazione, oltre aver tolto tutti i rappresentanti dei lavoratori dalla gestione dei soldi degli operai, vuol anche la parte del leone nel comitato che dev eeleggere i due «con sultori».

Art. 7. - Par. 4, 5, 6.

«I grossi quantitativi di derrate debbono essere appovvigionati a mezzo gare... su proposta d'acquisto e condizioni tecniche avanzate dal Direttore di mensa... All'apertura delle offerte in gara potranno assistere anche i membri della com missione d'acquisto».

ACQD1STI - par. 7.

«Gli acquisti a trattativa diretta possono essere effettuati dal Direttore della mensa quan do trattasi di limitati quantitativi di generi occorrenti sia per le mense che per le gestioni accessorie ed il cui approvvigionamento mediante gara non risulti conveniente per ragioni economiche e di urgenza» Da queste due citazioni dedu ciamo:

Che le gare si effettuano al l'insaputa dei rappresentanti dei commensalì ai quali si preferiscono i membri del la commissione d'acquisto che durano in carica ...una settimana

Che non si tiene conto della qualità dei prodotti, ma del basso prezzo, e che le Ditte invitate possono esser solo alcune preferite iscritte all'albo della Marina;

Che è facile comprare a trat tativa diretta (cioè con la trattazione del solo direttore), riducendo ad esempio u na grossa quantità di merce di cui si ha bisogno in tanti lotti più limitati e più frequenti. Chi vieta ad esem pio, non essendovi lintte, di comprare 3 lotti di pasta di 35 quintali l'uno a trattativa diretta anzichè un unico lotto di 100 quintali tramite gara?

2 LA DARSENA 6 MESI DI SOSPENSIONE 11 [MARDI PER AVER DETTO 1.1 VERITA' r Lettera dal Nucleo. Artiglieria L
1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111911111111111111111111111111111111111111111011111111111110111111111111199111111111111111111111111111111P111111111101111
QUESTO LO
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Non c'é acqua, signuri

Tirava un'aria gelida che pelava il viso; sembrava che non si dovesse arrivare mai. Cercai li cambiare posto, ma la cosa non migl orò di molto.

La stessa arietta circolava per tutta la corriera de miei vestiti

M; misi a ba aere i ,peli sull'impiancito di lagno mar cio di umidità sperando di vincere in parte il freddo e attivizzare nuovamentie le circolazione. La cosa fece al zare gli occhi di un ometto tutto intento alla lettura di 'un sudicio e sdrucito foglio di giornale che fino a poc'anzi gli era servito per tenere involto un pezzo di pane raffermo e cacio e che, dopo avermi gratificato di una cupa occhiata mi fece agitando la mano a dita chiu se: Ebbè?

Freddo! --- mormorai arrossendo.

Ci abbiamo la neve sui monti, — fece, come proseguendo un discorso iniziato poc'anzi. — Non cade di sovente ma quando cade cade davvero.

Sa, signuri, che la comare Gesa beve P beve molto, mica acqua, vino e di quel del «Poggio» che sembra marsala, — fece guar dando con la coda dell'occhio la florida donna seduta di fronte a noi e completò la frase portando il dito pollice alla bocca succhiandolo. Sorrideva socchiudendo i suoi occhietti maliziosi dimenandosi felice sul sedi'le.

Già, qui, conviene bere vino che acqua, costa meno e 'se ne trova di più.

Rimase in silenzio a rimirarsi le mani nodose e callose come avvinto da un affanno profondo. Vedevo le sue labbra agitarsi minaccio se il suo scarno viso bruciai° dal Sole -tendersi dalla sofferenza.

Finalmente mi guardò. I suoi, occhi erano spenti e lontani.

L'acqua è la nostra ma ledizione, signuri! — mi fece scuotendo il suo capo lanoso. — E' una mar.edizione di Dio. Non c'è acqua qui, signuri, e quel poco che c'è non serve neppure per sciacquarsi ila bocca. Tutto è in rovina, qui, tuttò. Tutti hanno sete aui: i canini, gli uomini, le bestie e di acqua non ce ne è. Nient e acqua. E" una maledizione di Dio, signuri, una maledizione grande.

Continuava a parlarmi del ffacqua come un assetato scuotendo di continuo il capo e passandosi le mani sul viso scarnificato.

Signuri, è l'acqua che conta qui, se non c'è acqua tutto muore qui, — mi supplicò con l e, mani congiunte a preghiera — e quando viene ti porta via tutto: raccolto e speranze. Ma che ci stanno a fare quei, quattro «magnoni» lassù! — disse morsicandosi un dito dalla :stizza.

Rimase a guardarmi in si lenzio (come un allucinato. Aveva ripreso fuori suo sdrucito foglio da sotto la coscia e se lo passava' da una mano all'atra. cose sanno dire — disse sventolandomi il foglio sotto il naso — ma quan to a fatti... leggi qui, signuri, leggi qui!

Apri con rabbia il foglio, l'ultima pagina di un vec‹chio giornale e con il dito si aiutò a leggere.

—Cassa del Mezzogiorno, acquedotti, prosciugamenti. bonifiche.., e continua, sai signurl, stanziamenti, alleva menti, vivai e.- voi seitentr_onali ci credete, — fece u scendo con una risata frago resa che sveglio' di sopras a"to la flor da comare e gli misi., in mostra tre denti carati e neri dal fumo. — Ma noi terroni no. Prima si, ora no! Ci vogliono fatti, signuri ci vogliono fatti! — cantilenò ripiegando il gior nate e riponendolo con cura sotto la coscia. — Ci voglio fare un quadretto con 'sto foglio. Si allungò sua sedile e chiu

L'UOMO E' UNA MACCHINA?

se gli occhi. Pareva sano, ora, p salo desideroso di dor m r.. Lo lasciai quieto. Fuori. la 'luna argentava con la sua luce i campi.

Finalmente si giunse in paese, quattro case piantale nelle polvere.

— Vuole che l'aiuti, signuri ? Mi prese la valigia e scese e io dietro a lui.

Poco dopo si fermò e con la mano mi indicò una piccola lapide incastrata nel muro di tufo.

— Guarda, signuri lucili li hanno ammazzati perchè chiedevano dell'acqua!

Il filosofo francese Descartes, tre secoli fa, per primo affermò che gli uomini sono mac chine. Egli pensava che gli animali sano soltanto macchine e che gli uomini lo sono anch'essi, ma guidati dall'anima. I filosofi greci e romani non avevano questa concezione poi che' essi conageevano solamente macchine molto semplici, come l'arco e la puleggia. Quando si costruirono macchine complicate, come ad esempio Topologia, una simile concezione divenne molto più plausibile. E' certamente utile un tal modo di concepire il nostro organismo, perchè così è possibile studiare le parti del nostro corpo come si fa per quelle di una macchina. Chiediamoci, per esempio', a che ser

ve il cuore e come esso funziona. La sua funzione è quella di pompare in circolo il sangue nello stesso modo in cui una pompa d'olio fa circolare il lubrificante in molti motori; le valvole e altre parti del cuore sono proprio simili a quelle ch una pompa.

Nello stesso modo si può paragonare l'occhio ad una macchina fotografica; i nervi ai fili del telegrafo; il grasso sottocutaneo al materiale isolante disposto intorno ad una caldaia e così via.

Descrivere l'uomo come una macchina è molto più plausibile oggi che ai tempi di Descartes, perché allora le macchine dotate di movimento pro prio erano azionate da meccanismi a molla simili a quelle degli orologi mentre ora le macchine più note sono azionate dalla combustione del car pone e del petrolio. Il paragone tra un uomo ed uri motore a carbone o a petrolio è del tutto appropriato sopratutto se si considera il consiuno e il rendimento senza scendere a troppi particolari. Sia l'uno che l'altro richiedono combustibile, cibo o carburante, e un grande rifornimento d'aria. In ambedue i casi la maggior parte del cibo e del carburante si combinano cori l'ossigeno atmo sferico e si trasformano in anidride carbonica e vapor d'acqua. Se si raccolgono in un recipiente i gas residui di un uomo o di una motocicletta e si analizzano sia per l'uomo che per la macchina si può stabilire un bilancio energetico com pleto; infatti, se l'uomo non ha variato il suo peso, è possibile milsurare esattamente quanto ha acquitato o quanto ha perso in una giornata. Ciò che più interessa è il poter fare un esatto bilancio dell'energia.

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LE MODIFICHE al disegno di Legge Delega

Riportiamo qui di seguito le modifiche che il Senato ha apportato al testo primiti vo della legge delega presen tato dal governo. Questo iniziale successo, ottenuto con la strenua battaglia condotta dai senatori di opposizione democratica, ci !dimostra le ampie posS: bilità ostenti per 'impedire (attravers a un largo fronte unitario di tutti i pubblici dipendenti che sostengano con la loro mobilitazione in tutto it Paese la battaglia che sarà prossimamente con dotta alla Camera dei Deputa ti dall'Opposizione di sinistra) il rilascio di una can biale in bianco al Governo sui, problemi giurid'ci ed economici dei pubblici dipen denti.

Non legge •delega, quindi, ma, collecita corresponsione degli adeguamenti economici sulla base di 5.000 lire mensili minime graduabili, come dall e richieste avanza te da tutte le Organizzazioni Sindacali.

Eliminazione della suddi divisione dei gradi in classi (art. 2. n. 2);

Costituzione, presso la Pres'denza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione (art. 2, n. 3, ritrovo);

Esclusione del sistema delle promozioni a scelta, fatta eccezione per il personale ausiliario, ex subal temo (art. 2, n. 8, ex n. 5);

Per la progressione perio dica del trattamento eco-

nico (scatti), valutazióne del merito ai soli fini dell'ant_eipaz one dello scatto (art. 2, n. 11, ex n. 8);

5) DIRITTO di ciascun impiegato, non soltanf, il DOVERE di ademp_ere l' funzioni di ufficio al ser vizio esclusivo della Nazione (non dello Stato, co me era previsto nel testo governativo), dovendosi, comunque, ass:eurare ill Pieno Godimen'o dei Diritti e delle Libertà Co-

LAVORATORI

4 TLVI aLa DARSENA

è il Vostro giornale!

stituziona'li (art. 2, n. 15 ex n. 12)

Eliminazione del punto 13 dell'articolo 2 relativo alla tutela individuale e collettiva degli impiegati; Regolamentazione degli a spetti dello stato giuridico e dell'ordinamento degli impiegati civili dello Stato da effettuarsi non più soltanto «nell'interesse dell'Amministrazione e del' pubblico bene» (come era previsto nel testo governativo), bensì «Con norm e idonee a garantire ai medesiim (cioè agli im

piegati) la massima tutela delle loro esigenze - di ordine individuale, familiare e sociale nel quadro della più ampia considerazione della loro personalità coordinando tale criter:o di tutela con quel 1_ della migiore realizzazione degli interessi -della Ammin istruzione dei buon andamento dei servizi» articolo 2, n. 16, ex n. 14);

8) Partecipazione, con veste consultiva di un rappresentante di ciascuna Con federazione sindacale nei la Commissione parlamen tare, che deve esprimere il proprio parere sulle norme che il Governo è chiamato ad emanare in sed e di esercizio della leg ge delega (art. 13);

9) Divieto di coordinare le attuali norme dello stato g;uridico fascista relative alla astensione dal lavoro dei pubblici_ dipendenti con le nuove norme delegate (art. 4);

10)Delega al Governo a procedere alla revisione degli organici, degli impiegati civili dello Stato, al fine di ADEGUARLI (non di RIDURLI come era previsto nel t'sto governa tivo) alle effettive esigenze del servizio (art. 5 ed art. 6 comma primo);

11) Equiparazione, ai, fini del trattamento economico, del personale dei ruoli speciali transitori al per sonale di grado iniziale dei ruoli organici (art. 6, comma secondo nuovo).

quinti calore. Tuttavia, siccome un uomo può lavorare solo per una parte delle 24 ore, questa media ha un valore relativo.

Una maccoina a vapore o a benzina può raggiungere valori molto più alti, ma questi dati non possono essere esattamente paragonati ai dati dell'uomo.

Infatti una macchina non si carica nè si lubrifica da se, ha bisogno di continua manutenzione e di riparazioni, ed è difficile che si unisca con un'altra macchina per farne una più piccola. Una parte rilevante della nostra energia serve a mantenerci in regime di lavoro. Per esempio, tutta l'energia che il cuore distribuisce con la circolazione del sangue si converte alla fine in calore.

Si può dunque dire che sotto questi importanti aspetti, l'uomo è una macchina,: vediamo ora in cosa vi differisce. Una delle caratteristiche di una macchina è che ogni parte di essa può essere sostituita da una di ricambio. Questa Possibilità nell'uomo è realizzabile sino a un certo punto. Se si trapianta un arto da un individuo ad un altro è possibile che le due parti si saldino, ma successivemente l'arto trapiantato andrà in cancrena; al con traria si possono con successo operare innesti tra diverse varietà di alberi e perfino di specie.

L'entrata corrisponde all'energia che si sviluppa dall'ossidazione degli alimenti. Questa misurazione si può fare esattamente bruciando l'alimen to di un calorimetro. L'uscita corrisponde alla piccola quantita di energia che risulta dalla combustione degli escreti, alla quantità di lavoro meccanico che l'uomo ha fatto durante il giorno e alla quantità di calore che esso ha prodotto. Come è naturale, il pareggio risulterà più o meno perfetto alla fine della giornata. Infatti un uomo può facilmente acquistare o perdere circa sette grammi di grasso. Ma in una serie di accurate ricerche durate quaranta giorni, le entrate e le uscite di energia totale relativa a tre uomini, risultavano uguali nel limite di approssimazione di uno a 450. Noi non produciamo energia nè essa ci proviene da alcuna fonte soprannaturale, ma uti lizziamo l'energia che ci viene dall'ossidazione degli elementi, come farebbe una macchina: perciò è molto importante conoscere il valore energetico di una dieta.

Il rendimento ed il fabbisogno energetico nell'uomo sono solitamente misurati in grandi calorie, corrispondendo una ca loria alla quantità di calore che eleva la temperatura di un Kg. di acqua di un grado centigrado. Un uomo in astato di assoluto riposo Può consumare circa 2000 cal. al giorno, un comune lavoratore sulle 300ò circa. Un minatore di carbone può aver bisogno di 5000 cal., mentre un ciclista durante una gara ne consuma 10.000: avrà però bisogna, per immagazzinarle, di parecchi giorni di alimentazione. Un uomo, ben allenato, che faccia un lavoro pesante può raggiungere una efficienza meccanica di circa il 20 per cento; cioè un quinto del suo rendimento energetico è lavoro, e quattro

E' ancora più notevole poi che si possano fare trapianti sulle rane, operando in un precoce stadio embrionale; per esempio la testa di un embrione di rana può crescere sul corpo di un altro embrione. D'altro canto, come dimostra la pratica della trasfusione, il sangue umano può essere usato come pero di ricambio », purchè siano prese certe precauzioni; cosi' pure quando la funzione del pancreas di un uomo è alterata in modo da impedire l'ittiliwszione dello zucchero, come avviene per i diabetici, somministrando insulina estratta dal pancreas di maiale, l'ammalato riacquista la salute. L'insulina è dunque un'altro «pezzo di ricambio». ' La domanda, impostata dialetticamente in modo esatto, deve essere così formulata: «In quale misura l'uomo è una macchina?» A ciò è possibile rispondere dettagliatamente: l'uomo, riguardo alla possibilità, di sostituzioni di parti nel suo organismo, è certamente meno macchina, di un albero o di una rana; purtuttavia, sotto altri aspetti, può essere considerato una macchina.

J. B. S. Haldazie (tratto dal volume dell'Autore «Che cosa è la vita?» Ed. Universale Economica Milano pp. 165 Lire 100.

Recensioni

LA ROMANA

E' un film tratto dal notis simo romanzo di Alberto Mo ravia ed è interpretato da Gi na Lollobrigida. E' la storia di una donna che lentamen te viene condotta ad una vi ta corrotta, dal corrotto ambiente che frequenta. L'interesse del romanzo era di offrire un quadro duro e spietato di una parte della società itallana negli anni del fascismo.

Vi era nel romanzo iT per sonaggio di Astarita, capo dell'OVRA, che ha una parte fondamentale nella storia. Ma Zampa, Per superare gli ostacoli della censura ha dovuto sacrificare molte cose. Con la «Loltio» vi sono i francesi Daniel Gelin e Ray mond Pellegrin, nonchè il giovane 'Franco Fabrizi.

Roberto Risso e Marini Merlini di nuovo insieme nel film <TORMENTO D'ANIME»
LA DARSENA 3
Racconto di STELI() FRASSINELLA

PER L'AIVIMIRAGLIO l'uva (del C.R.A.L.) è pericolosa

Quando la libertà,, i diritti democratici vengono violati e sopressi dentro le fabbriche, inevitabilmente, anche nella vita civile, fuori delle fabbriche, si riflette la stessa sorte la stessa akmosifera, pesante, opprimente che degrada la vita sociale e la personalità

Che tale si presenti la situazione del nastro Paese sotto la direzione dell'attuale governo è, ormai, un fatto. Non trovi una persona disposta a sostenere, con mezzi onesti, l'opin'one che le cose vadano bene così. E ciò non solo in linea generale, ma sopratutto quando si scende nei particolari. Prendiamo, ad esempio, quello che sta accadendo nei C. R. A. L. e cominciamo dal nostro: il C. R. A. L. «Dip. Marina».

Tre o quattro anni fa il Consiglio Direttiva prese l'iniziativa di organizzare la festa dell'uva. Questa manifestazione ha sempre incontrato il favore dei soci e particolarmente dei partecipanti, e, di armo in anno, divenne più apprezzata, più grande. Vi aderivano le stesse Autorità Militari.

La festa diventava, così, una bella tradizione e, anche quest'anno doveva aver luogo ed era attesa. Tanto più che è 'in corso una campagna nazionale per valorizzare la produzione dell'uva e, sempre allo stesso scopo, vi è una direttiva. a tutti i C. R. A. L. da parte della direzione nazionale dell'E. N. A. L.

Invece interviene l'Autorità Militare, quella attuale, la stessa che è in causa in tutte le altre gravi facende degli Stabilimenti Militari, e la festa dell'uva non viene fatta.

Motivo? Come al solitobrutta abitudine - non viene detto. E chi è disposto, del resto, a sostenere che certe cose abbiano un fondo di moralità e di giustizia?

rato Provinciale dell,Agricoltu ra (cioè, ancora, Stato) alle dipendenze delle A. C. L. I. (organizzazione clericale). Si capisce allora che - cosa significhi,, sulla bocca di certi dirigenti militari, «fedeltà alle istituzioni». Non certo alle Istituzr.oni dello Stato, ma a quelle clericali; peggio: asservire le Istituzioni dello Stato a quelle clericali.

Ma, almeno avessero il carag gio di dirlo. Invece il coraggio che dimostrano di avere proprio «quello della paura».

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LIBRI IN BIBLIOTECA

Poi, però, il motivo si viene ugualmente a saperlo, o meglio si deduce troppo facilmente. Infatti, una festa analoga viene organizzata, in seguito dalle A.C.L.I. pare sotto gi auspici dell'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura. Ecco; ci siamo: Autorità Militare (cioè stato) e Ispetto NARRATIVA

Z. Stancu: Lo scalzo; A. Doo lard: Fra il ghiacciaio e la luna; R. Vercel: Volte senza nome; I. Robert: I denti lunghi;

V. Malartec: Tensing, lo scerpa dell'Everest; V. Pratolini: Le dagazze di San Frediano;

V. Pratolini: Il mio cuore a Ponte Milvio; Steimbek: La luna è tramontata; Marco Polo: Il milione; P. Bech: Leen Morin prete; F. Seminara: Disgrazia in cawa Amato; Antonelli: La tigre viziosa; G. Piovene: De America; S. Aur. Agostino: La città di Dio, Volli

1. e 2.; De Waldes: Le 110 divine considerazioni; S. Lewis: Il cercatore di Dio; P. Marquant: Jim ha poco tempo; S. Lewis Questa orribile forza; Du Maurier: Mia cugina Rachele; Henriques: Attraverso la valle;

U. Sinolair: Il dente del drago;

e 2.; E. Williams: Via senza luce; C. Margan: Adolescenza inquieta; E. Remarque: Tempo di vivere, tempo di morire; E. Caldwell: Fermento di luglio; J. Steimbeck: La Valle dell'Eden; F. Prokosch; : Gli idoli della caverna; J. Hersiy: Il mu ro di Varsavia, Voll. 1. e 2. GIALLI

A. Fair: Donald Lam investigatore sottile; C. S. Gardner: Ferri Marron avvocato del dia volo; R. King: Tre misteri per il tenente Valcour; M. Rinheart: Tre volte della morte;

E. S. Gardner: Perri Masen o i tre problemi; R. Stant: Nero Wolf vince tre volte; A. Christie: Peirot sulla breccia; E. Wallace: Il triangolo del miste ro; G. Palmer: Ildegarda e i tre delitti; M. Rinheart: Sinfo nia in giallo e nero; E. S. Gardner: Perri Mason rasenta il codice.

Maria Freu e Bruna Corrà

Lunedì 18 — LA CITTA' DEL TERRORE con Evelyn KaYes•

Martesì 19 — DUE SETTIMA. NE D' AMOltE con Jane Powell e Riccardo Montalban.

Mercoledì 20 — Idem.

Giovedì 21 — L'AVVENTURIE RO DI NEW ORLEANS con Errol FlyEA e Micheline Presle.

Venerdì 22 — TORMENTO CHE UCCIDE con Antonio Vilar, Gisella Pascal.

Sabato 23 — CANZONE APAPPASSIONATA.

Domenica 24 — Idem.

nel film «La Sultane di Sarlyè» di prossima programmazione _7 i

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Un po' di umorismo

In Tribunale. La Corte, considerando che in Italia è abolita la pena di morte, condanna l'imputato a vivere con la pensione dell'I.

N. P. S.

* * * Tra statali. Io da molto tempo non tiro più la cintola.

Hai aumentato di grado? No. Ho venduto la cintola per mangiare.

* * Stornellata statale. I tempi san difficili la paga no nt'abbasta la lingua ti s'impsata Non fai che sbadiglia.

Diventi malinconico perchè facendo tuffi dentro al mare dei puffi non ti puoi più salva.

Pensi alla «trediceiuma» che arriva a San Silvestro ma è già sotto sequestro Da Capodanno in quà.

* * * Papà. ,i1 maestro mi ha dato zero in geografia perchè non ho saputo dove si trovano le Baleari. Ti sta bene. Tu non sai mai dove metti la roba.

* In autobus.

Il fattorino: «Il biglietto costa cinque lire in più per il soc corso invernale ai disoccupati».

Il disoccupato: «Io sono uno di quelli che deve einsere assistito. Mi tengo le cinque lire e rinuncio al soccorso. Sa com'è: è meglio u nuovo oggi che una gallina domani.

* *

Il bambino: — Mamma che cos'è il salario?

La mamma: — Una medici-

A. Neumann: Il patto; J. Jones: Di qui all'eternità, Voll. 1 na per far dimagrire i lavoratori.

* * * DIALOGO tra massaie. Dicono che la lira sia in rialzo sui mercati internazionali. Già, ma il guaio è che pur troppo è in ribasso su quelli rionall! HG»

LE ILLEGALITÀ'

NELLE MENSE

(seguito della 2.a pag.)

ne della CC. H., con la revoca rei distacchi ai dirigenti sindacali, con i licenziamenti, 'con i trasferimenti, con le punizioni.p le sospen sioni, l'ultima azione in ordine di tempo, è la liquidazione del consiglio Mense?

E detto piano vorrebbe trovare il suo vertice nell'art.

5 della Legge Delega.

Vista però la piega degli ultimi' avvenimenti internazionali, specialmente dopo il fallimento della C. E. D., bisognerà vedere se la classe operaia arsenalizia e le migliaia di partigiani che per anni, lottando strenuamente e trovandosi quotidianamente a contatto con la morta per conquistarsi questa libertà, permetteranno ad un Battigelli qualsiasi ed ai suoi scagnozzi di annullare e di rendere vani i sacrifici ed il sangue versato da centinaia di vite umane, instaurando nell'Arse nalp strutture leggi clima di tipo fascista che nessuno può più tollerare.

TECNICI E SCIENTIFICI

D. Argentieri: Ottica industriale; A. Sheinfeld: Noi, ieri, oggi e domani (l'ereditarietà.);

G. Castelfranchi: Prodigi della tecnica nel mondo d'oggi; G. Zanobini: Corso di diritto amministrativo. Voli. 1., 2., 3., 4., 5. —«o—

Battuta di caccia

Domenica 30 Ottobre verrà organizzata una battua di caccia in Maremma nella zona di Camniglia Marritthna-Pioinbi no. La partenza in treno da La Spezia avverrà alle ore 2.45 Le iscrizoni iniz'eranno il giorno 22 corr. presso la Segteteria del Circolo

Lunedì 25 — TERRA SELVAG GIA con Robert Taylor, Brian Donlevy.

Martedì 26 — Idem.

Mercoledì 27 — VIA PADOVA 46 con Peppi1no De Filippo, Giulietta Masina.

Giovedì 28 — Idem.

Venerdì 29 — FIT•ROFE con Henry Fonda, Jane Sarnell. Sabato 30 — CENTO SERENATE.

Domenica 31 — Idem.

Direttore Responsabile SERGIO MIGLLAIII

Direzipne Amministrazione Viale Amendola n. 20 p. 1 Aut. Trib. La Sputa N.16 - 11 - 4-52

Stab. Tip. FABBIANI • La spezia

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